Gianfranco Vianello

Gianfranco Vianello ha capito che la pittura è anzitutto illusione: quasi sintesi visiva. Ogni indugio è un errore per chi, come lui, vuol rendere impressionisticamente la qualità di un fenomeno della natura: cioè vuol cogliere l'immediatezza fenomenica. ecco perchè la sua pittura appare così tesa, vibrata, dinamica. Lungo le pareti scoscese scende quasi una striscia rosa-argentata, il riflesso di un raggio solare che il pittore cerca golosamente di cogliere, di imprigionare. 

Scioltezza nelle stesure e sicurezza non gli mancano. Veneziano di origine, ha captato proprio quel senso della luce che è nella storia stessa della pittura veneziana. Ma non è tutto. La sua pittura potrebbe apparire abile sì, ma anche meramente rappresentativa, se non cogliessimo in essa una sorta di immanenza del sentimento, quasi una gravità solenne. Vianello sa che per l'uomo di montagna il paesaggio è sempre qualcosa di incombente sul piano psicologico e fisico: un condizionamento che si fa stato d'animo. Certe ombre lunghe, certe macchie scure e umide rendono splendida quest'interpretazione interiorizzata della montagna. Siamo oltre le immagini stereotipate dell'illustrazione.

Note sull'artista

Gianfranco Vianello

Gianfranco Vianello è nato a Pellestrina in provincia di Venezia. Risiede e opera a Predazzo. Autodidatta e de sempre appassionato d'arte, si trasferisce a Cortina d'Ampezzo all'età di venticinque anni e affascinato dal paesaggio della conca ampezzana, comincia ad affrontarlo con i colori e non li abbandonerà mai.